Taxi Driver
Martin Scorsese
U.S.A. Anni ‘70
Primo capolavoro di Martin Scorsese, cronaca esistenzialista di
una vita trascorsa fra un hard movie, uno specchio e la Strada, con De Niro forse nella
sua migliore interpretazione. Le frustrazioni del tassista passano attraverso
un innamoramento e un affetto di stampo paterno per una donna di strada,
giovanissima Jodie Foster. L’incomunicabilità trionfa della volontà di
vicinanza reciproca, l’aggressività cova nel profondo, il sottile equilibrio si
spezza ma pur nella follia e in una spirale di insana sublimazione non si perde
mai di vista il fine che tutto ha mosso: la sottrazione della persona cara all’
“inferno” della sua vita quotidiana. E inferno sarà di sangue, e, dopo di esso,
la redenzione offerta dalla società, meccanismo alienante in grado di elevare e
distruggere un individuo. Il tassì è punto di osservazione privilegiato del
reale, straniante e protettivo nei confronti di una New York al sommo grado di
indifferenza. Palma d’Oro d’obbligo.
Ing. Degababa
Un appassionato commento di un nostro affezionato lettore, che
per motivi sconosciuti ha voluto nascondere la propria identità, è arrivato via
mail:
“Ma perchè Degababa è così complicato
nello scrivere?.......noi dovremmo capire,noi lettori. Non se la prenda
l'ingegnere.”
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