Tre metri sopra il cielo

 

Cari idioti e care idiote,

 

l’altra sera al TG5  la buona Cesara, con il bulbo oculare destro grosso il doppio di quello sinistro,  mi informava che a Matrix sarebbe andata in onda un’intervista da non perdere all’ex ministro delle riforme: il mitico Bob Calderols. La mia conduttrice preferita continuava a farmi l'occhiolino  intimandomi di non andare al concerto degli Steriogram ma restare a casa per ascoltare il leggendario Bob. Cesara aveva ragione (come al solito), l’intervista era davvero spettacolare. Ma cari idioti non entrerò nei dettagli perché avrete sicuramente avuto modo di informarvi sul merito delle affermazioni del vecchio Bob emerse dal colloquio con il Mentino più stempiato d’Italia. Il dramma di cui vi voglio render partecipi è un altro; il palinsesto televisivo su C5 di quella serata era così composto: dalle ore 21 fino alla mezzanotte La Fattoria ha fatto compagnia a qualche milioncino di italiani lobotomizzati dopo una stressante giornata lavorativa. Finito questo “reality (ma non troppo) show” ecco che comincia Matrix con la Bonino che auspica un sistema elettorale maggioritario puro per ridurre il numero dei partiti in Italia. Geniale!! Se non fosse che la nostra recalcitrante Emma insieme al focoso Boselli hanno costituito un partito nuovo (La rosa nel pugno) non più di qualche mese fa. La discussione è proseguita per un’oretta circa. Lo zio Bob ha cominciato a calderoleggiare non prima dell’una e venti. Quindi ho dovuto cercare il modo di rimanere sveglio fino a quell’ora e è stato così che mi sono imbattuto in un film su Sky dal titolo particolare: “3msc”. Voi cari idioti probabilmente avrete intuito e starete ridendo di me (io al posto vostro lo farei). Io da flashato quale sono ho capito che si trattava del film “3 metri sopra il cielo” solo quando su un cavalcavia è apparsa la seguente scritta: IO E TE TRE METRI SOPRA IL CIELO (o una cosa del genere). Ho raschiato il fondo del barile alla ricerca di forze inusitate e inaudite che mi consentissero di finir di vedere cotanto capolavoro al solo fine di recensirlo per il sito.

Partiamo da un punto incontrovertibile: questo film è una disgustosa cozzaglia di nulla, mal diretta e scandalosamente recitata. L’attore più credibile è il cane che viene sequestrato da Step per ricattare la professoressa della sua fidanzatina affinché quest’ultima venga promossa. La sceneggiatura non sta in piedi, la storia è di una banalità rivoltante e nella colonna sonora c’è una canzone di Tiziano Ferro, non so se mi spiego. Probabilmente basterebbe questo per sconsigliarvi la visione di questa porcata cinematografica ma nelle prossime righe cercherò di essere più oggettivo nella mia analisi e un po’ meno fazioso.

 

Il film è ispirato all’omonimo libro di Federico Moccia  (che J. Wayne mi ha riferito essere illeggibile) ed è la storia di due ragazzi, Babi (che nome del cazzo) e Step (interpretato da Riccardo Scamarcio che mi è stato detto essere piacente), appartenenti a due contesti profondamente diversi che per un incredibile vuoto di sceneggiatura s’incontrano si amano e che infine, per il suddetto vuoto di sceneggiatura, si lasciano. La narrazione è accompagnata da un’inutile (ma non quanto insopportabile) voce fuori campo del dj di Radio Kaos (o Caos) che si sforza di propinare pillole di pseudo-saggezza che avrebbero indisposto anche il Mahatma; la perla di questo narratore è il paragone sull’incommensurabile difficoltà nel preparare una buona maionese e nell’assortire un amore duraturo. Vi lascio immaginare la vacuità delle altre minchiate del dj di RRRRRRadio Kaos 106.7 (credo).

Più che un film 3MSC è una macchina da soldi che devo ammettere (lo sto scrivendo tappandomi il naso) essere ben confezionata; la storia delle prime esperienze sentimentali è sempre di grande richiamo nelle sale cinematografiche perché i pischelli si immedesimano con i personaggi della storia, mentre quelli un po’ più avanti con l’età ripensano laconicamente a quando erano giovani e a come sono cambiati i tempi e  a quanto i loro sentimenti fossero comunque un po’ più puri rispetto a quelli di oggi e a…. e a…. e a….. ecc.

Insomma è una di quelle pellicole su cui i produttori investono sempre volentieri perché i riscontri al botteghino sono ottimi e raggiungibili senza grossi esborsi economici, gli attori e i registi sono infatti dei semisconosciuti purchessia che regolarmente steccano quando cercano di bissare il loro successo scostandosi dal genere di film che li ha portati alla ribalta. La capacità (se così possiamo definirla) di Silvio Muccino è quella di esser diventato “famoso” grazie al fratello in Come te nessuno mai e di aver scelto di recitare sempre le stesse parti. Riccardo Scamarcio in Romanzo Criminale al fianco dei nostri attori più quotati (Accorsi, Santamaria e Stuart non De Niro e Marlon Brando) è stato patetico.

3MSC si inserisce (con pieno merito) nel filone dei film “generazionali adolescenziali” che hanno caratterizzato (e temo caratterizzeranno ancora a lungo) gli ultimi dieci anni del cinema nostrano (su questo particolare filone e sulle cause della sua popolarità conto di scrivere a breve un articolo, quindi non mi dilungo oltremodo).

 

 

Ora sono stanco e vi saluto

 

Il pdac