Romance and cigarettes
di John Turturro
Questo film mi ha fatto simpatizzare per Susan Sarandon. Oh, io la odiavo dai tempi di Thelma e Louise (un buon binomio per parlare delle tette di
qualcuno, bleah), e invece mi è proprio piaciuta nel
ruolo di moglie tradita. Eh già perché questo film racconta
la sbandata che un operaio (James Gandolfini)
di una specie di Little Italy si prende per una
procace e rossa commessa di un negozio di lingerie (Kate
Winslet). Ci sono tanti modi di raccontare un
tradimento coniugale, e Turturro sceglie la via del musical e della superscurrilità. Io non sono una puritana,
ma a certe battute mi si contorcevano i visceri. Non le ripeto, che sennò ci censurano il sito. Comunque, il film è carino e per una volta vale almeno i due
terzi dei soldi del biglietto. E quando uscite vi vien
da canticchiare Janis Joplin
(so come on come on come on come come
on ..take it! Take another little piece of my heart now baby!). La prima parte
è spassosa e piena di gags, il finale è un po’ sul
piangente ma senza esser zuccheroso.
Ma non è questo il punto.
Sono andata a veder questo film a Pavia al polisala Ritz in compagna di Brindone. Siamo in ritardo (come al
solito): al suddetto Brindone viene una salve di
starnuti mentre facciamo in tutta fretta il biglietto e lamenta cecità
momentanea. Lo guido nella sala di proiezione vidimando rapidamente il
biglietto dalla maschera, che ci guarda alla “’sti due dementi” (fosse la prima volta). Stanno
partendo i titoli di testa. Una
produzione Cruise/Wagner. Molti di voi sanno che
sono una credulona un po’ scema, il mio primo pensiero è “oh guarda, Tom Cruise produce questo film.” Poi, il primo dialogo a schermo nero: Ti abbiamo inserito una bomba nel cervello. Mi giro verso Brindone che da bravo maschio di merda
mi guarda e fa “beh, ormai ci siamo, dai guardiamo questo!”.
Il signore l’ha punito, ché
mentre ci trasferivamo nella sala giusta gli ha fatto lasciare il maglione da Tom Cruise. Tiè!