Per soddisfare le esigenze di snellezza di Sir Gastro e aggirare ogni futura
accusa di sbrodolosità, opero
questa scelta in senso mereghettiano. Per non
costringere l’Idiota medio a sorbirsi le mie pizze, sempre che proprio non ce
n’abbia voglia, aggiungerò dei pratici rombini, che
in realtà sono quadrati, ora che guardo meglio, accanto ai titoli della mia
sezione di Pugnetta, per rendere chiaro, incisivo ed
immediato il mio parere. Non vorrebbe in realtà essere un semplice e
presuntuoso giudizio di valore, quanto piuttosto una stima della soddisfazione
che la lettura ha dato a me, e quindi spero dia anche
a chi (?) segue le mie indicazioni. Nella mia carriera di recensore idiota sono
riuscito a far leggere a Poncharello quel fascistone di Heinlein, e mi sembra
già una buona soddisfazione; agli altri che vorranno prima o
poi verificare, buona lettura.
E ora l’inevitabile e
spocchiosa legenda.
E’ inteso che si parte dalla sufficienza, come
nel celebre indice degano della videoteca di famiglia.
Non vi vengo a consigliare un libro che mi fa schifo. Se ne parlo,
per sdegno o curiosità, evito di metterci un voto, ovviamente.
◊
Passabile. Si salva per qualche spunto
interessante, che lo solleva dalla grigia mediocrità cui sarebbe naturalmente
condannato. Se non avete niente di meglio da fare in treno, o se vi interessano proprio il tema, l’autore, il genere.
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Piacevole. Difficilmente
diventerà il vostro romanzo preferito, ma vi regalerà alcune ore – basta che
non siano troppe! – di gradevole lettura, non
necessariamente impegnata.
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Bbello. Un buon libro, sicuramente consigliato; una
lettura gustosa e interessante.
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Molto bbello. Caldamente consigliato; anzi raccomandato. Uno di quei
libri che vale veramente la pena di non uscire, o di stare al cesso un paio
d’ore in più, per leggere altre cento pagine
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Capolavoro. Va letto. Perfezione
e bellezza compensano eventuali difficoltà di lettura.