Una domenica che non sapete che cosa fare
Testo: Dr. Gonzo
Foto: prese da internet
perché non avevo
la macchina
Una
domenica che non sapete che cosa fare, potreste andare a Zavattarello, un
piccolo borgo della provincia di Pavia, quasi al confine con quella di Pc, tipo
a
Non
c’è molto da vedere: il borgo, il castello e il panorama dei colli
pavesi/piacentini che li circondano; ma ne vale la pena. Sta di fatto che,
previo un pranzetto sui suddetti colli, è piacevole e, direi, simpatico fare
due passi a Zavattarello, dopo aver parcheggiato giù, vicino al municipio, e
poi salire la via che porta al castello. Tra l’altro, per gli
amici-simpatizzanti della Rosa nel pugno o del Socialismo reale, il municipio è
sostanzialmente e curiosamente nella chiesa (cosa che, da un altro punto di
vista, può compiacere anche chi anela ancora oggi ai Vescovi-Conti, vero
Brindone?).
Per
la storia di Zavattarello, rimando al sito del comune stesso - http://www.zavattarello.org/Storia.htm
- dove potete trovare altre notizie interessanti che non sto qui a trascrivere.
Ericuccia
ed io abbiamo fatto pure la visita guidata, e siamo stati fortunati perché non c’erano le guide ufficiali ad
accompagnarci, ma l’ex sindaco di Zavattarello (padre dell’attuale sindaco),
ovvero colui che ha fatto sì che il castello diventasse meta turistica (dopo
averlo ristrutturato). I Conti Dal Verme, proprietari della fortezza tipo dal
‘300, lo donarono al comune nel 1975, e l’ex sindaco cominciò i lavori negli
anni ’80. Per terminarli, stando a quanto sostiene, ha dovuto chiedere i fondi
a Veltroni, stilando un falso documento medievale con cui dimostrare che
Zavattarello è sulla antica via Francigena. Veltroni l’ha sgamato, ma non gli
ha fatto nulla perché ha apprezzato il falso (non ci crede nessuno).
Dimenticavo che il castello è corredato di non uno, ma ben quattro fantasmi –
due uomini e due donne, per la precisione – e l’ex sindaco dice di averne vista
una delle due (“giovane e bella... pensavo volesse provarci con me”). Nelle
stanze non c’è granché, perché nel ’44 o nel ’45 i reparti mongoli (fatevi
spiegare da B.) lo incendiarono per rappresaglia. Comunque il comune allestisce
mostre di sculture e quadri (ambiti anche da Bill Gates, secondo il padre del
sincaco). Dalla terrazza del castello, la vista sui colli e sulla Val Tidone è
mozzafiato.
“Zavattarello è forse il paese più
storico della provincia per antichi fatti d’armi,
perciò giustizia vuole che se ne faccia
particolar menzione...”
Daniele Bertacchi
Monografia di Bobbio (1859)